[56] Constituendi autem sunt qui sint in amicitia fines et quasi termini diligendi. De quibus tres video sententias ferri, quarum nullam probo, unam, ut eodem modo erga amicum adfecti simus, quo erga nosmet ipsos, alteram, ut nostra in amicos benevolentia illorum erga nos benevolentiae pariter aequaliterque respondeat, tertiam, ut, quanti quisque se ipse facit, tanti fiat ab amicis.
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56 Bisogna ora fissare i limiti dell'amicizia e, per cos? dire, la linea di confine dell'affetto. Vedo che sull'argomento circolano tre teorie, e nessuna mi sembra accettabile. La prima sostiene che dobbiamo nutrire per gli amici gli stessi sentimenti che proviamo per noi; la seconda che il nostro affetto per gli amici deve corrispondere in tutto e per tutto al loro affetto per noi; la terza che quanto uno stima se stesso, tanto deve essere stimato dagli amici.
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